Era da tanto tempo che volevamo visitare le Fiandre: con Silvia siamo riuscite ad organizzare un week-end lungo, da giovedì a domenica, con altri amici anche loro desiderosi di fare questo viaggio.
BRUXELLES
Siamo arrivati a Bruxelles la mattina dove ci aspettava una nostra amica, che vive li e che ci ha fatto da guida in giro per la città. Ero abbastanza prevenuta su Bruxelles, poiché dai racconti che avevo sentito me la immaginavo cupa e noiosa. Al contrario, ho trovato una città sicuramente molto internazionale, poichè è la sede della Comunità Europea e di altre importanti Istituzioni, ma anche piena di vita grazie alla moltitudine di persone di ogni etnìa che la frequenta.
E poi che meraviglia la Grand Place e tutti gli edifici che la circondano, un tempo sedi delle varie corporazioni. E’ un trionfo di architettura gotica, barocca e neoclassica, che fa di questa piazza una delle mete più belle, tanto da essere stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’ Umanità.
Ci incamminiamo verso il Museo Magritte, che ospita oltre 200 opere di questo artista belga considerato tra i più importanti del Novecento. Le sue opere, espressione del surrealismo, sono cariche di suggestioni e di sogni.
GAND
Il giorno dopo si parte in treno per Gand, sconosciuta ai più che si dirigono direttamente a Bruges, dove si può ammirare uno dei massimi capolavori dell’arte fiamminga: il Polittico dell’Agnello Mistico dei fratelli Van Eyck.
E’ un’opera imponente formata da 12 tavole, dipinte su entrambi i lati, realizzata nel quattrocento, dai colori vivacissimi e una grande attenzione ai dettagli e ai paesaggi. Si trova nella Cattedrale di San Bavone. La sua visione merita senz’altro il viaggio.
(Per gli orari di visita consiglio di controllare online, perché cambiano a seconda della stagione).
BRUGES
Nel pomeriggio prendiamo il treno per Bruges: ci accoglie una città quasi ferma nel suo passato medievale, con le case di mattoni di vari colori , dai tetti spioventi. Tutto è perfetto e pulito.
Passeggiamo nella Piazza del Mercato dove svetta il Campanile Belfort, percorriamo le strette vie di ciottolato piene di negozi di cioccolato di ogni tipo, arriviamo nella bella e antica Piazza del Burg dominata dalla Basilica del Sacro Sangue. Ormai è l’ora di cena e ci fermiamo in una delle sue tipiche brasserie.
L’indomani ci svegliamo presto perché ci attende un programma molto intenso. Si comincia con la visita di quella meraviglia tutta italiana della Madonna con bambino di Michelangelo. La statua di marmo, alta poco più di 120 cm. è custodita nella Chiesa di Nostra Signora (orari 9:30-17:00). E’ l’unica opera del Maestro situata fuori dall’Italia.
Proseguiamo con la visita del Beghinaggio, luogo di preghiera e di silenzio, nella parte sud del centro città. E’ un gruppo di case bianche, intorno ad un grande giardino, costruite nel Medioevo per ospitare le beghine, ossia donne di una certa età sole o vedove, spesso benestanti, che qui si dedicavano alla preghiera e al ricamo. Oggi sono abitate dalle suore.
E’ un luogo dove ci si avvicina con molto rispetto, quasi non si parla, ma si sussurra per non disturbare la quiete di questo luogo fissato in un’altra epoca. (Il cancello chiude alle 18:30).
Da li continuiamo la passeggiata verso il lago dell’amore, nel grande parco del Minnewater. Scattiamo belle fotografie e ci riposiamo ammirando la colonia di cigni che vi abita.
E’ ora di pranzo, ci fermiamo nel primo ristorante che incontriamo e non possiamo rinunciare alle patatine fritte, alle cozze e a un bicchiere di birra che, insieme al cioccolato, caratterizzano la cucina belga.
A seguire, ci aspetta la gita in barca lungo i canali della durata di circa mezz’ora, dai quali si può ulteriormente ammirare la bellezza degli edifici medievali che si specchiano nell’acqua.
Nota: Durante la Seconda Guerra Mondiale un gruppo di uomini e donne che appartenevano al mondo delle arti come restauratori, archeologi, architetti, professori universitari, curatori di musei fecero parte di una missione anglo-americana per recuperare i capolavori che Hitler stava razziando in tutta Europa, per esporli nel museo da erigere a Linz, in Austria, dopo la vittoria finale.
Nacquero così i Monuments Men a cui dobbiamo il ritrovamento di cinque milioni di opere d’arte sottratte in Italia, Francia, Germania e Belgio. In quest’ultimo paese le opere sottratte furono a Bruges la Madonna di Michelangelo e a Gand il Polittico, poi ritrovati in una miniera di sale in Austria.
(Per chi è interessato, consiglio di vedere il film “The Monuments Men” – regia di George Clooney).