La Sicilia è una terra talmente ricca di bellezze naturali e architettoniche che non basta una sola volta per visitarla. Sono sempre felice di andarci perché amo infinitamente quest’isola, i suoi abitanti, il suo cibo e il suo mare.
Oggi vi racconto la Sicilia barocca, patrimonio dell’Unesco, che fu ricostruita dopo il devastante terremoto del 1693.
RAGUSA
Nel cuore della Val di Noto, tra i Monti Iblei, la città è divisa in 2 parti: Ragusa superiore, la città nuova e Ragusa Ibla, la parte storica. Mi addentro nel dedalo delle stradine e delle scalinate della città vecchia, per raggiungere il Duomo di San Giorgio e la chiesa di Santa Maria delle Scale, da cui all’ora del tramonto si gode di una bellissima vista su Ibla.
MODICA
Il centro storico, completamente ricostruito a seguito del terremoto di fine Seicento, è suddiviso tra Modica Alta e Modica Bassa.
Passeggio tra viuzze, case, scale e chiese, se ne contano addirittura cento, fino al Duomo di San Giorgio, tipico esempio di tardo barocco siciliano. Posto in cima ad una imponente scalinata di 260 gradini, da cui si gode la vista sulla città, con le sue antiche abitazioni appoggiate le une sulle altre, scavate nella roccia calcarea e incorporate alle moderne costruzioni.
Oltre alle bellezze architettoniche, Modica è famosa per il suo cioccolato di derivazione azteca. Ciò che lo caratterizza è la lavorazione “a freddo”. Vi consiglio di visitare l’Antica Dolceria Bonajuto, la più antica cioccolateria dell’isola, dove potete acquistare vari tipi di cioccolato.
Tra i natali più famosi di Modica ricordiamo Salvatore Quasimodo, che qui nacque nel 1901, che la definì “terra impareggiabile”. Ed impareggiabile è stata la visita di questa meravigliosa città.
SCICLI
Il centro storico è ricco di palazzi nobiliari e di chiese.
Ecco la chiesa di San Bartolomeo, incassata tra due costoni di roccia, che si trova in uno dei più antichi quartieri della città.
Ciò che attrae, passeggiando tra le sue vie, è la bellezza dei palazzi. In particolare il Palazzo Beneventano, la cui facciata è ricca di mascheroni e statue, uno dei maggiori esempi di barocco siciliano.
NOTO
Considerata la capitale del barocco, Noto è un trionfo di palazzi nobiliari, chiese, fontane, realizzati con la pietra calcarea locale dal colore dorato.
La Cattedrale di San Nicolò è senza dubbio la visita più importante. Sorge sulla sommità di una scalinata imponente, composta da tre rampe.
Tra i palazzi colpisce Palazzo Nicolaci con i suoi balconi riccamente decorati con putti, animali e figure mitologiche.
Ma non dimentichiamo che Noto è anche la patria dei dolci di mandorla, ai sapori dell’arancia, del cedro e del pistacchio, ricoperti di glassa.
SIRACUSA
Il viaggio continua a Siracusa, che Cicerone definì “la più bella città della Magna Grecia”. La parte più antica della città sorge sull’isola di Ortigia.
Qui si trova la Chiesa di Santa Lucia, la patrona della città, che contiene il più antico dipinto del Caravaggio in Sicilia: “Il seppellimento di Santa Lucia”. Fu realizzato nel 1608 dopo la sua evasione dal carcere di Malta.
Giro lo sguardo per ammirare il maestoso Duomo, con la sua complessa e articolata facciata.
PARCO ARCHEOLOGICO
Prossima tappa, il Parco Archeologico dove si trova la grotta artificiale dell’Orecchio di Dionisio, scavata secondo la tradizione dal tiranno stesso: qui rinchiudeva i prigionieri di cui ascoltava le parole, ingigantite dall’eco, da un ‘apertura dall’alto.
Il Teatro Greco, la cui cavea conteneva 67 ordini di gradini, ancora oggi richiama ogni anno moltissimi visitatori, per assistere alle sue rappresentazioni.
A poca distanza l’Anfiteatro Romano, uno dei più grandi d’Italia, di poco più piccolo dell’arena di Verona.