La prima cosa che colpisce è la luce: forte, accecante, diversa da qualsiasi altro luogo. E anche il colore del cielo: di un blu talmente intenso e brillante, che sembra appena dipinto.
Santa Fe, la capitale dello stato del New Mexico, non è la classica città americana, infatti è soprannominata “the different city”. In essa convivono tradizioni native, spagnole e anglosassoni, che danno vita a diverse forme di arte, cultura e cibo.
I suoi edifici sono costruiti sul tipo dei pueblos con le piccole finestre, i tetti piatti da cui sporgono le travi, in stile adobe, ossia usando mattoni di argilla, fango e paglia essiccati al sole, nei colori del marrone e giallo ocra.
Old Town
E’ il cuore di Santa Fe, pieno di negozi, caffè, ristoranti, musei. Il parco in Santa Fe Plaza è un ritrovo per residenti e turisti, che si possono fermare ad ammirare gli spettacoli, che molto spesso vi sono organizzati. In questa piazza venne esposto in catene il leggendario fuorilegge Billy the Kid nel 1880.
Su un lato della piazza si affaccia il Palazzo del Governatore, che ospitò il primo governatore reale spagnolo del Nuovo Messico. Oggi è sede del New Mexico History Museum. Sotto il porticato del palazzo i nativi americani vendono il loro artigianato tipico, soprattutto gioielli.
Cattedrale Basilica di San Francesco d’Assisi
A poca distanza dalla Plaza centrale, si erge la Cattedrale dedicata a San Francesco, costruita nel 1869 in stile neoromanico, a cui è stato aggiunto il titolo di Basilica da Papa Benedetto XVI nel 2005. All’interno è conservata l’immagine della Madonna più antica del paese, la Conquistadora, del 1680.
Sul piazzale antistante la Cattedrale, sembrano dare il benvenuto le statue di San Francesco e quella della prima beata cattolica nativa americana.
Loretto Chapel
La chiesa in stile gotico, modellata sulla chiesa di Parigi, Sainte Chapelle famosa per le sue vetrate, fu costruita nel 1878 per le suore di Loretto, un ordine che ha diffuso la fede cattolica nello stato del Nuovo Messico.
E’ famosa per la scala a spirale che si trova al suo interno: alta quasi 7 metri, composta da due giri completi a 360 gradi, senza nessun supporto centrale, appoggiandosi solo alla base del pavimento e sul soffitto del coro. Ha 33 gradini tutti della stessa altezza. Non sono visibili né chiodi né colla ma solo pioli in legno. Nessun esperto è riuscito ad identificare il materiale utilizzato. Un vero miracolo ingegneristico. La leggenda narra che l’artefice fu San Giuseppe che dopo averla costruita sparì misteriosamente.
Museum of Indian Art and Culture
Il museo di arte e cultura indiana espone le collezioni dei nativi, discendenti da coloro che avevano costruito gli antichi pueblos in New Mexico. Si possono ammirare numerosi reperti che provengono dai siti archeologici scavati in tutto lo stato.
Canyon Road
Appena fuori città, ai piedi delle montagne del Sangre de Cristo, percorriamo questa strada lunga circa 800 metri, che è una vera sorpresa: all’interno di edifici storici in stile adobe, ci sono circa 100 gallerie ricche di opere d’arte, dai quadri alle sculture alle manifatture dei nativi, di artisti famosi o emergenti. Laboratori artistici che mostrano le loro installazione nei giardini esterni. Negozi dove è possibile acquistare l’artigianato locale. Canyon Road è la più famosa strada d’arte americana.
Museo di Georgia O’Keeffe
Questa artista, tra le più importanti del XX secolo, considerata la pioniera del modernismo americano, si trasferì a Santa Fe nel 1949 dove poi morì. Anche lei fu colpita dalla sua luce e dai suoi paesaggi aridi, che divennero fonte di ispirazione per i suoi dipinti. Nel museo a lei dedicato si possono ammirare circa 1300 opere, tra quadri e disegni. Famosi i suoi dipinti di fiori giganti, ricchi di simbolismo, a volte sensuali, e sempre pieni di colori.