Abbiamo visitato la mostra intitolata Quayola.Re-coding dedicata all’artista romano Quayola (1982) tra i più importanti esponenti della media-art internazionale. Attraverso le tecnologie più attuali rielabora e dà nuova vita ai capolavori del passato. La tecnologia serve infatti per scoprire nuovi linguaggi e nuove estetiche.
In questo modo vediamo trasformarsi le opere dell’antichità, del Rinascimento e soprattutto del Barocco, dal Laocoonte alle sculture “del non finito” di Michelangelo o al Ratto di Proserpina del Bernini. Anche famosi dipinti rinascimentali come quelli di Botticelli e Raffaello vengono reinterpretati con queste tecniche digitali innovative.
La rappresentazione della natura è un altro tema ricorrente nel lavoro di Quayola: in alcune opere la composizione nasce davanti ai nostri occhi per poi scomporsi e riapparire nuovamente in un ciclo continuo.
Alla base della sua arte rimane quindi sempre fondamentale il rapporto fra il suo amore per la classicità e l’uso quotidiano dei mezzi di espressione più attuali.
Palazzo Cipolla, Via del Corso 320, Roma.
Fino al 30 gennaio 2022