Giriamo tra calli e campi, perdendoci un po’ per Venezia, per raggiungere Palazzo Mocenigo, uno splendido museo forse ancora poco conosciuto. Un edificio signorile abitato appunto fin dal ‘600 dalla famiglia Mocenigo, che annoverò fra i suoi componenti dogi, procuratori, ambasciatori, capitani e arcivescovi. Fino al 1945, quando l’ultimo esponente della famiglia lo lasciò in eredità al comune di Venezia.
Entrando veniamo subito immersi in un’atmosfera di eleganza e raffinatezza, che ci riporta ai secoli di splendore e grandezza della città. Riscopriamo la vita delle famiglie signorili, con l’esposizione di dipinti, ritratti dei Mocenigo o vicende che riguardano i più celebri membri, affreschi, mobili intagliati e laccati, porcellane cinesi, tavole apparecchiate con tovaglie preziose, lampadari in vetro soffiato lavorati a mano, candelieri, specchiere, i magnifici vetri di Murano.
Centro studi del Tessuto e del Costume
Ma il palazzo è soprattutto la sede di una delle più importanti collezioni di tessuti e di abiti antichi veneziani.
Abiti in broccato e seta, camicie arricchite da merletti, cappelli a tricorno, scarpe con fibbie. Una sala è dedicata interamente al gilet: ne sono esposti cinquanta, corti, con due punte sul davanti come si usava nel ‘700.
La cura dei particolari, i tessuti interamente ricamati a mano, il virtuosismo delle decorazioni ne creano dei piccoli capolavori, riportandoci alla raffinatezza e all’importanza che veniva attribuita a ogni capo d’abbigliamento.
Centro Studi del Profumo
Ma da qualche anno un’ala del palazzo è dedicata al mondo dei profumi.
Una sorta di laboratorio, con strumenti, distillatori, alambicchi, miscelatori per produrre saponi, polveri e liquidi per profumare stanze, vestiti e persone. Anche in questo settore Venezia fin dal ‘500 si mostrò all’avanguardia.
Un tuffo nel passato, in un mondo di estrema eleganza tra arte, abiti e profumi.
( Palazzo Mocenigo, Salizada di San Stae, Venezia)