Ecco l’intervista all’autore di Màkari Gaetano Savatteri, mio collega e per tanti anni mio compagno di scrivania al Tg5.
Gli episodi televisivi, tratti dai tuoi racconti, andati in onda dopo l’ultimo Montalbano di Camilleri, hanno avuto un enorme successo. Che effetto ti fa?
Un grande stupore. Perchè ti accorgi come i tuoi personaggi di carta vengono visti, letti e interpretati. Gli sceneggiatori si sono mossi in completa autonomia, io non ho collaborato a nessuna parte della fiction. E quindi la meraviglia è doppia, perchè i prodotti -il libro e la fiction- sono cose differenti e vivono di vita autonoma.
I tuoi sono gialli molto particolari, quali sono gli altri elementi che compongono il racconto?
Parto sempre da un’indagine sociale (un ambiente, una situazione collettiva) e lì dentro inserisco la trama gialla che spesso è solo un pretesto per descrivere situazioni psicologiche, spesso accompagnate dall’ironia e dal sarcasmo. Che poi sono i segreti per non cadere nella rassegnazione perenne o nell’indignazione perpetua.
Lamanna è un giornalista come te, ama molto la sua e la tua Sicilia: delle affinità strettissime.
Lamanna mi somiglia, così come mi somiglia Piccionello che in teoria sarebbe agli antipodi di Lamanna. Ma in realtà Lamanna non sono io, ma sicuramente qualcuno che ha letto i miei stessi libri, ha ascoltato la mia musica, ha visto gli stessi film. Lamanna non sono io, ma potrebbe essere un mio amico.
Qual è la Sicilia, che al di là di ogni stereotipo, vuoi far emergere?
Mi piacerebbe far emergere una Sicilia contemporanea, carica di contraddizioni, ma che prova con qualche difficoltà a stare al passo con i tempi e i cambiamenti che pure in Sicilia, come nel resto d’Italia, si susseguono. Vorrei provare a convincere che non è vero che in Sicilia tutto cambia per non cambiare. Credo e vedo che molte cose sono cambiate. Non sempre in meglio, ma sono cambiate.
Lamanna e Piccionello sono diversissimi, eppure uno non potrebbe funzionare senza l’altro. Come ti è venuta in mente questa coppia?
Lamanna e Piccionello rappresentano due polarità del carattere dei siciliani: quello più razionale, dissacrante, postmoderno e cerebrale di Lamanna e quello sentimentale ed emotivo di Piccionello. Uno non può esistere senza l’altro, anche se spesso vanno in collisione.
Hai già in mente di scrivere altri racconti di questa serie?
Penso che i lettori abbiano amato questi due personaggi. Come deluderli? E poi anche io mi sono un pò affezionato a loro. Quindi sì, continuerò a scrivere ancora di loro.