Un nostro amico, di ritorno da un viaggio in Marocco, ci ha regalato una confezione di olio di Argan. Ci siamo immediatamente ricordate, in un viaggio verso Essaouira, l’affascinante città sulla costa, di esserci fermate a guardare delle particolari piante spinose. In realtà la nostra attenzione era stata subito catturata dalle capre che, caparbiamente, si erano arrampicate sugli alberi, per poterne mangiare i frutti.
In un edificio accanto, un gruppo di donne berbere stava seduto per terra, a rompere con delle pietre il guscio che conteneva il frutto dell’argania spinosa.
Un lavoro tutto manuale, come quello della raccolta, che sembra riportare al passato. Le donne, che sono riunite in cooperative, raccolgono i frutti quando sono già caduti al suolo, scossi dai forti venti del sud del Marocco. Appartiene invece ormai a un passato leggendario l’utilizzo dei frutti digeriti dalle caprette, incompatibile con l’uso alimentare che si può fare di questo particolare olio. Ma a noi naturalmente interessa l’aspetto estetico.
Sono molteplici gli usi dell’olio di argan, derivato da piante ormai circoscritte a una regione limitata. Utilizzato fin dall’antichità, viene inserito oggi nella preparazione di molti prodotti cosmetici. Ma noi lo useremo al naturale, così come ci è stato regalato.
L’olio di argan, grazie alle sue proprietà, ricco di vitamina E, riesce a combattere il rilassamento della pelle, nutrendola ed idratandola, ed aiuta a produrre collagene, prevenendo la formazione delle rughe. In una parola, un ottimo prodotto naturale contro l’invecchiamento.
Gli stessi principi valgono per la cura delle unghie e dei capelli. Bastano poche gocce da massaggiare sui capelli, per renderli più morbidi e luminosi. Impossibile non immaginare le donne che vivevano queste zone nell’antichità, con le ricche chiome impomatate e la pelle lustra dell’olio del deserto.