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Viaggio nel Dodecaneso: l’isola di Patmos

Patmos

Eccoci arrivate alla mitica Patmos, l’isola con un turismo di élite, le cui acque trasparenti sono percorse da decine e decine di yatchs milionari. Ma accanto a questo aspetto “mondano”, si  contrappone quello “mistico”,  perché secondo la leggenda è proprio qui che si trova la grotta dove San Giovanni ebbe la visione di Gesù e scrisse l’Apocalisse. Per questo l’isola è  soprannominata la Gerusalemme dell’Egeo.

PatmosIl Monastero di San Giovanni domina tutta l’isola e sovrasta le abitazioni di un bianco accecante della Chora, dichiarata patrimonio dell’Unesco,  formata da eleganti palazzi secenteschi e da un dedalo di vicoli, alla fine dei quali si apre uno scenario mozzafiato sull’isola.

PatmosAl porto di Skala ci viene a prendere Alexandròs, per portarci all’albergo che ha il suo nome, costruito dai genitori  30 anni fa. Si trova a Grikos, forse la più bella baia dell’isola, piena di taverne e con varie spiagge, la più famosa delle quali è Petra, di ciottoli levigati, che ha di fronte una grande roccia che esce dal mare come una scultura e che secondo la leggenda era abitata da eremiti.
Il primo impatto con Patmos è sconfortante perché provenienti da Fourni, che è un microcosmo quasi irreale, ci ritroviamo circondate da macchine che vanno e vengono, da una moltitudine di turisti, da una quantità di negozi di ogni genere. Ma dopo la visita della Chora e il panorama che ci offre la prospettiva si ribalta completamente.
Con una macchina in affitto facciamo il giro di tutta l’isola alla scoperta delle sue spiagge. Le nostre preferite sono quelle non attrezzate, quasi tutte con grosse tamerici che ci riparano dal sole cocente. Il mare è di una trasparenza assoluta, l’acqua è tiepida.
Al ritorno in albergo dalla nostra terrazza ci godiamo il tramonto sulla baia: tutto è fermo e silenzioso, il mare sembra un lago dalle sfumature argentate, le barche colorate dei pescatori sono ormeggiate e pronte per ripartire la notte, il bianco delle case è meno accecante, iniziano ad animarsi le taverne per accogliere i  clienti per la cena. Anche noi ci prepariamo per uscire.

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Siamo Silvia (giornalista) e Stefania (divisa tra moda e pubbliche relazioni), ognuna con una vita ricca di esperienze,  densa di avvenimenti particolari, di amore, di amicizia, di divertimento ma anche con qualche cicatrice.
Abbiamo deciso di aprire questo  blog per tutte quelle che come noi, conclusa la fase lavorativa, si ritrovano libere con molta voglia di fare, perché la vita che abbiamo di fronte ci può ancora regalare bei momenti. Ci sentiamo forti, piene di iniziative, voglia di conoscere nuove persone e luoghi, e di aprirci a orizzonti diversi.
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