Il suo profumo fa emergere immediatamente l’amore per la mia terra d’origine. La piadina, quella vera, quella romagnola.
Un cibo che ha origini antiche, conosciuta soprattutto dalle fasce più povere della popolazione, che la mangiavano al posto del pane, ottenendola con quei pochi ingredienti che avevano in casa. Ma ha resistito negli anni, diventando il cibo di strada più conosciuto e più ricercato. Dimenticate le confezioni sottovuoto che si trovano nei supermercati e, se non avete l’occasione di comprarla in una delle innumerevoli piadinerie della Romagna, preparatela in casa.
INGREDIENTI
500 gr. di farina / 100 gr. di strutto o altrettanti di burro / Acqua tiepida quanto basta / 1 cucchiaino di bicarbonato / 1 pizzico di sale.
Tenete conto che la ricetta cambia leggermente, a seconda dei paesi e addirittura dei chioschi, dove viene venduta. Regolatevi quindi, a seconda del vostro gusto, sulla dose di strutto da usare.
Si mette sulla spianatoia la farina, unita al bicarbonato e al sale e si forma una fontana. Al centro si pone lo strutto e si comincia ad impastare, aggiungendo l’acqua che serve per ottenere un composto liscio e compatto. Si fa riposare l’impasto, coperto da un canovaccio, per circa mezz’ora. Si divide quindi in sei parti, tante saranno le piadine, ad ognuna delle quali si dà la forma di una pallina.
A questo punto sulla spianatoia leggermente infarinata, usando un matterello, si ottiene la tipica forma tonda della piadina.
Se non trovate un testo di cotto o di metallo, cuocetela semplicemente in una padella antiaderente, dopo averla bucherellata con i rebbi di una forchetta. Aiutandovi con una mano, giratela, in modo che si cuocia bene da tutte e due le parti.
Per farcirla, c’è solo l’imbarazzo della scelta: nei chioschi sono appese liste chilometriche dei più svariati ingredienti. Consiglio di mangiarla nel modo tradizionale, con prosciutto crudo, salame o squacquerone. Ma è buona perfino con la Nutella.
Con lo stesso impasto si possono realizzare anche i crescioni, una sorta di piadina imbottita. Basta adagiare su metà del disco di pasta mozzarella e pomodoro o mozzarella e spinaci, lessati e insaporiti con olio e aglio, e richiudere saldando con le punta delle dita. La piadina si mangia sempre e dovunque, si serve come aperitivo, come merenda, al posto del pane.
Sarà per questo che ogni romagnolo che si rispetti ha sognato almeno una volta, forse con poca fantasia, di aprire dei chioschi di piada a Honolulu o a Singapore, pensando che anche là sarebbe piaciuta.
Piadina, cibo degli Dei.