Una famiglia “stramba”. Così viene definita da chi viene in contatto con “La famiglia Aubrey”, protagonista del romanzo di Rebecca West.
Sempre sull’orlo del baratro, senza avere mai la certezza di avere un tetto e cibo sufficiente per i giorni futuri.
Naturalmente per questo diversa da tutte, ma anche per altri motivi: in ogni angolo della casa si suona, si parla di politica, le bambine citano Shakespeare con la massima disinvoltura.
Il padre, giornalista e scrittore, è “coraggioso, crudele, disonesto, gentile”, pronto ad andare in galera per una giusta causa, dimenticandosi completamente della sua famiglia e del suo mantenimento. Attirato dal gioco d’azzardo, che lo porta a sperperare il denaro guadagnato.
La madre, una donna che ha rinunciato per lui a un grande futuro da pianista, è originale, sempre tesa di fronte a quello che il futuro le riserva ogni giorno, ma indomita, inconsapevolmente divertente.
E poi ci sono i figli: tre ragazze e un adorabile bambino. Cordelia, la figlia maggiore, è l’unica che non possiede talento e che ambirebbe a una vita normale. Rose, che racconta le vicende in prima persona e Mary seguono con caparbia le lezioni di piano della madre, realizzando un giorno il loro sogno di diventare grandi musiciste. Ed è forse questo allenamento costante, che non ammette deroghe, a temprarle, a far loro superare ogni difficoltà.
Un romanzo importante, impegnativo, ma anche pieno d’ironia, dove qualsiasi situazione complicata sembra stemperarsi con una tazza di tè e una fetta di pane imburrata.
E quando alla fine il padre se ne andrà, senza prospettare un suo possibile ritorno, la madre deciderà fra le lacrime, ma con naturalezza, di accompagnare i figli in un giardino, dove cresce la lapageria. Semplicemente perchè la cugina che vive con loro non ha mai visto questo fiore. E saranno i bambini ad aggiustarle la veletta sul viso, in modo che un vistoso buco non le faccia emergere la punta del naso.
Secondo Alessandro Baricco, uno dei migliori libri scritti nel Novecento. In realtà si tratta di una saga, composta di tre volumi, stampati l’ultima volta negli anni ’60. E’ stato ristampato il primo volume, che copre un arco di dieci anni tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, ed il secondo. In attesa, speriamo presto, del terzo.