ll porto-canale di Cesenatico si illumina all’improvviso. E comincia la magia. Sulle barche antiche e colorate dell’Adriatico, i Bragozzi, le Lance, i Trabaccoli e le Paranze, vengono ospitati i protagonisti del presepe. Ero qui la prima volta che cominciò questa storia, ne ho seguito il suo svolgimento negli anni, sono rimasta per un intero pomeriggio appoggiata al parapetto del ponte, in attesa che le barche si illuminassero, riflettendo i bagliori sull’acqua.
Perché qui sono le mie radici. La storia del Presepe della Marineria è cominciata più di trent’anni fa. Allora furono costruite soltanto le statue della Natività, la Vergine, San Giuseppe e il Bambinello, insieme a San Giacomo, il patrono di Cesenatico. Poi tutti gli anni, ogni anno, ne vennero aggiunte di nuove.
Statue bellissime a grandezza naturale, scolpite nel legno, con gli abiti drappeggiati realizzati in tela irrigidita dalla cera pennellata a caldo. E così i Re Magi sembrano avvicinarsi, su un’unica imbarcazione, per adorare il bambino Gesù. Ma questo è un presepe unico nel suo genere, che non contempla le figure della tradizione a cui siamo abituati. Qui, sul porto disegnato da Leonardo Da Vinci, prendono vita i personaggi di un borgo marinaro. Ci sono naturalmente i pescatori, i marinai che riparano le reti, i prodieri, la pescivendola, le donne che preparano le piadine, il suonatore di fisarmonica, il burattinaio col suo teatrino, falegnami e bambini. E un gruppo di delfini, che emergono dall’acqua, come attirati dall’evento straordinario. Seguendo le sponde del canale si potranno vedere da vicino le statue, i cui mille particolari vengono messi in rilievo dalle luci radenti. Un presepe unico al mondo, perchè solo qui il Bambino viene ninnato dallo sciabordio delle acque e dai canti delle donne del borgo e dei marinai.
(Museo Galleggiante della Marineria – Cesenatico)