Alle porte di Viterbo, lungo la via Francigena, c’è Villa Lante, situata nel piccolo borgo medievale di Bagnaia, frequentato nel Rinascimento da papi e cardinali.
La villa fu voluta dal cardinale De Gambara, vescovo di Viterbo, come sua residenza.
Il giardino, la cui creazione iniziò intorno al 1511, è uno dei più importanti giardini all’italiana manieristici del XVI secolo, attribuito al genio di Jacopo Barozzi da Vignola.
Egli progettò 4 terrazzamenti per superare gli importanti dislivelli all’interno del parco, rendendoli ricchi di fontane e giochi d’acqua, di viali, di siepi e di statue.
I vescovi risiedevano nelle due palazzine, Gambara e Montalto, quasi identiche di pianta quadrata, riccamente decorate con affreschi e stucchi, ma che quasi scompaiono tanto è ricco il giardino.
Numerose sono le fontane presenti, ma il fulcro della villa è rappresentato dalla Fontana dei Mori del Giambologna situata all’ingresso, detta anche Fontana del Quadrato.
Le quattro figure di atleti furono chiamate mori per il particolare colore assunto dal peperino nel corso dei secoli. Tengono in alto la montagna araldica sormontata dal getto della fontana a forma di stella, che rappresenta lo stemma del cardinale Montalto, che successe al De Gambara come amministratore apostolico di Viterbo.
Eleganti balaustre suddividono quattro bacini su cui galleggiano quattro navi, una per ogni quadrante, su cui si vede un archibugero che spara acqua.
Tutto intorno sono disposte simmetricamente le siepi di bosso per creare un labirinto che evoca la graticola del martirio di San Lorenzo.
Vi consigliamo di continuare la vostra gita andando a Viterbo, la “Città dei Papi”, che dista pochi chilometri.
Indirizzo: Via Jacopo Barozzi, 71, Bagnaia (VT)
Dal martedì alla domenica dalle 8:30 alle 19:30 (ultimo ingresso alle 18:30)
