Abbiamo bisogno di una pausa. Dobbiamo rielaborare, assimilare, far sedimentare tutto quello che abbiamo visto, la grandiosità e l’eccezionalità delle opere. Cerchiamo un’oasi. E la troviamo a meno di un’ora dalla città di Dubai. Isolato nel deserto, in mezzo a un palmeto, raggiungiamo Bab Al Shams, la “Porta del Sole”, un resort circondato dal nulla. Ispirato a una fortificazione araba, con le pareti color sabbia e un infinito gioco di corridoi all’aperto e di scale che ci conduce alla nostra stanza. E qui tutto rispecchia il sogno di una favola o il lusso di uno sceicco, con grandi letti a baldacchino, sete, preziosi tessuti lavorati, lampade in ferro battuto.
Attraversiamo giardini con fontane, per riposarci ai bordi della piscina a sfioro sul deserto, costituita da tre grandi vasche, realizzate su diversi livelli. Se non decidessimo di rimanere quasi immobili per l’intero pomeriggio, potremmo concederci un massaggio rigenerante nel centro benessere. Quando comincia a calare il sole, quando le palme diventano scure, come disegnate sui colori del cielo al tramonto, passeggiamo completamente soli nel deserto.
Vicino al resort, si organizzano gite a dorso di cammello e spettacoli di falconeria. Fra i vari ristoranti, quelli dedicati alla cucina indiana, italiana e araba, con tanto di danza del ventre, abbiamo scelto più sobriamente quello di cucina internazionale, senza rinunciare a stufati di agnello e di pollo e al profumo del sesamo, dello zafferano e della curcuma. Dopo tanti giorni di sobrietà, ci concediamo anche una bottiglia di vino. E poi a letto, fra sete e odore d’incenso. Domani si riparte: ci aspetta Abu Dhabi.
(Bab Al Shams Desert Resort & Spa – Dubai. Per informazioni: Babuino Viaggi, Via Margutta 73 – Roma)