Da pochi giorni a Palazzo Strozzi e al Museo Nazionale del Bargello a Firenze è stata inaugurata una mostra storica: Donatello, il Rinascimento, che celebra uno dei maestri più importanti dell’arte italiana.
Donatello, vero nome Donato di Niccolò di Betto, nasce a Firenze nel 1386. Insieme al Brunelleschi e al Masaccio rappresenta il simbolo del Rinascimento fiorentino. Orafo, scultore, pittore e architetto, la sua carriera artistica ebbe un grande impulso grazie all’amicizia con Filippo Brunelleschi più anziano di lui di dieci anni, che comprese il suo talento. La loro collaborazione durò quarant’anni. Non andarono sempre d’accordo. Scrisse il Vasari della disputa tra i due artisti su come scolpire il Cristo crocifisso: quando Donatello, all’epoca ventenne, mostrò all’amico il Cristo ligneo che aveva scolpito, il Brunelleschi sostenne che al posto di Gesù Cristo aveva messo sulla croce un contadino. A conferma di ciò, Filippo realizzò il suo Cristo, che per la sua bellezza fece rimanere senza parole Donatello.
Artista rivoluzionario e grande sperimentatore, Donatello rilanciò la terracotta, come tecnica artistica, con cui scolpì una serie di Madonne, opere destinate alla devozione religiosa familiare.
Gli altri aspetti rivoluzionari dell’arte di Donatello sono costituiti dal cosiddetto “stiacciato” cioè una tecnica che attraverso sottilissimi gradi di spessore crea il senso della prospettiva, come si può evidenziare nelle opere “Convito di Erode” e “Miracolo della mula” e dalla capacità di cogliere l’aspetto psicologico dei suoi personaggi.
L’opera per il quale è più famoso è il David, scultura in bronzo, conservata al Museo Nazionale del Bargello. E’ un fanciullo dalle forme efebiche, che tiene nella mano sinistra la pietra con cui ha colpito il gigante Golia e nella mano destra una grande spada. Ai suoi piedi la testa decapitata del gigante. Il David fu realizzato su richiesta di Cosimo de Medici per celebrare la vittoria dei fiorentini sui milanesi nella battaglia di Anghiari del 1440.
Donatello, il Rinascimento
19 marzo – 31 luglio 2022
Palazzo Strozzi e Museo Nazionale del Bargello, Firenze