I ritratti delle donne di Giovanni Boldini. I profili perfetti, le silhouette delineate, le spalle di un pallore lunare. Forse non sarebbero così impressi nella nostra memoria, non ci apparirebbero nella loro grande bellezza se non affiorassero da nuvole di taffetà, se non fossero avvolti da sete e rasi, se non si intravedessero sotto i pizzi.
Giovanni Boldini dipinse le gran dame, le donne dell’alta società della Parigi di un periodo magico, quello a cavallo fra l’ottocento e il novecento. Come in un gioco di rimandi e di riflessi, si riesce a cogliere quanto Boldini fu affascinato dalla moda della Belle Epoque e allo stesso tempo quanto riuscì a influenzarla.
Le sue donne sono sofisticate, sicure di sedurre, ritratte in atteggiamenti languidi che ne sottolineano la bellezza, sia che siano dipinte nel loro abbigliamento da amazzoni, sia negli splendidi abiti da sera in tulle o chiffon, che ne scoprono generosamente il décolleté. Boldini le immortalò con la sua pennellata decisa, allungata, che tende a sfumarsi, caso mai sull’orlo di un vestito che lascia intravedere le scarpine da sera.
Ci si può immergere in quell’atmosfera brillante, euforica, quando l’abbigliamento diventò particolarmente importante, un modo per presentarsi e imporsi in società. Boldini amò moltissimo, oltre che alle donne, la moda, ne fu il suo interprete. Ma riuscì anche a condizionarla, a dettarne i canoni negli anni successivi.