Una mostra che vorremmo consigliare.
A novant’anni dalla sua nascita, al complesso del Vittoriano, sono esposte 170 opere dedicate a Andy Warhol, artista icona del movimento della Pop-Art americana. E’ una mostra divisa in sezioni che meglio ci aiutano a capire la versatilità di Warhol che è stato anche attore, regista, produttore, pubblicitario, sceneggiatore, pittore e disegnatore.
Sezione Polaroid e Acetati: con le sue mitiche Polaroid ritrae vari personaggi famosi tra cui Valentino, Armani, Versace, Stallone, Muhammad Ali, Man Ray, Francesco Clemente. A questi ritratti accosta quelli delle Drag Queen, travestiti che animano le notti della New York degli anni ’60-’70, dai quali nasce la serigrafia della serie Ladies and Gentleman. Celebre la sua massima “tutti hanno diritto a un quarto d’ora di celebrità”, trasformando perfetti sconosciuti in icone al pari dei personaggi glamour.
Sezione Musica: negli anni ’60, al centro della vita culturale newyorchese, la RCA lo incarica di disegnare le cover di alcuni album musicali, la più famosa delle quali è quella con lo sticker della banana, di The Velvet Underground & Nico. In questa sessione si può ammirare la serie di ritratti di Mick Jagger, suo grande amico.
Sezione Moda: dove ritroviamo l’essenza di Warhol. Ci sono le t-shirts con i volti degli amici, tra cui Basquiat e Keith Haring. I biglietti del mitico Studio 54 a New York, che considerava come la sua seconda casa (e dove lo vidi una sera alla fine degli anni ’70 in compagnia di Marisa Berenson). E poi Valentino, Armani, Grace Jones e Coveri.
C’è anche un “periodo napoletano” del 1985 rappresentato dalla bella serie “Vesuvius”, rivisitazione pop del simbolo di Napoli.
Sezione Icone: non poteva mancare la famosa serie di Marilyn, ma anche Liz Taylor, Mao, Jackie Kennedy, e un bel ritratto stilizzato di Lenin.
E poi i disegni più noti della Campbell’s Soup, della Coca-Cola e del Ketchup Heinz.
(Complesso del Vittoriano-Ala Brasini – fino al 3 febbraio 2019)
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