Visitare Palazzo Davanzati a Firenze significa fare un salto indietro nel tempo, per scoprire come era una dimora nobiliare fiorentina nel Trecento.
Costruito dai Davizzi, potente famiglia di ricchi mercanti e banchieri, venne acquistata nel 1578 da Bernardo Davanzati, anch’egli ricco mercante.
Il palazzo alto e stretto è strutturato su tre livelli. Ogni livello ha un loggiato.
Si entra nel cortile dove si trova un antico pozzo, un lusso che poche abitazioni dell’epoca potevano permettersi.
Salendo la scala si arriva al piano nobile costituito da ampie sale e dalla Camera dei pavoni, così chiamata per le decorazioni che li raffigurano. Collegato alla camera c’è un agiamento, ossia un bagno con una tinozza, che ritroveremo in tutte le camere, una vera rarità dell’epoca.
Proseguendo al secondo piano, accanto a varie sale, c’è la Camera nuziale di Paolo Davizzi e la moglie sposi nel 1350. Questa camera riccamente decorata narra la vicenda della Castellana di Vergy, esempio di virtù morale.
Nello Studiolo vi sono alcune opere di Guidi Giovanni di Ser Giovanni , detto Scheggia, fratello del Masaccio. Tra tutte spicca il dipinto intitolato Le storie di Susanna, già fronte di cassone matrimoniale, per i minuziosi dettagli e per i colori sgargianti. Una curiosità: questo quadro fu trafugato dalla Germania e costituiva il cosiddetto “gruppo Hitler”, ossia quelle opere che avrebbero dovuto abbellire un museo intitolato al Fuhrer.
Al terzo piano del palazzo si trova la cucina, così in alto per limitare i rischi di un eventuale incendio. Attira l’attenzione la scritta su una delle pareti che si riferisce alla Congiura dei Pazzi: “1478, a dì 26 aprile fu morto Giuliano de Medici Santa Maria del Fiore”.
E poi c’è la Camera delle Impannate, ossia le intelaiature di legno su cui si applicava una stoffa impregnata di trementina. Era il modo in cui nel Trecento, in alcune case nobiliari, le impannate facevano la funzione dei vetri alle finestre.
Quando Firenze divenne capitale del Regno d’Italia, nel centro storico furono distrutte molto costruzioni. Il Palazzo Davanzati si salvò e nel 1904 fu acquistato dal pittore e antiquario Elia Volpi, che lo fece restaurare. Infine fu acquistato dalla Stato italiano nel 1956.
Il museo rimarrà chiuso al pubblico dal 21 marzo fino al 23 giugno 2022
Museo di Palazzo Davanzati, Via di porta Rossa,13-Firenze
Per visitarlo, si consiglia prenotazione online: www.B-ticket.com o telefonica 055 294883