Il 19 novembre del 1919 apre a Parigi la libreria più famosa al mondo: la Shakespeare and Company.
Nasce dall’idea dell’americana Sylvia Beach per essere un punto di riferimento degli scrittori americani presenti in gran numero nella Parigi degli anni ’20. Il successo è immediato: tra i primi clienti ecco Ezra Pound, poi Gertrude Stein, Ernest Hemingway, Scott Fitzgerald, Man Ray e tanti altri. La libreria diventa una tappa importante anche per coloro che non potendo permettersi di acquistare i libri possono averli in prestito.
Ma la storia dell’autrice è strettamente legata all’incontro con James Joyce che avviene durante una cena a casa di amici. Sylvia nutre grande ammirazione per Joyce, con cui instaura sin da subito un grande rapporto di amicizia e poi lavorativo. Sarà lei a pubblicare a sue spese Ulysses, uno dei maggiori capolavori del ‘900, che nessuno vuole perché l’autore era stato accusato di raccontare oscenità.
Attraverso questo libro, che la Beach pubblica nel 1956, impariamo a conoscere meglio la figura di questo grande scrittore dalla vita complessa.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, quando Parigi viene occupata dai tedeschi, la Beach riceve numerose pressioni per chiudere o cedere la libreria ai nazisti: Sylvia resiste finché può, ma nel ‘41 viene deportata e la libreria chiude per sempre nella sua sede di rue de l’Odéon. Morirà a Parigi nel 1962. Ma a continuare il sogno di Sylvia sarà un altro americano, George Whitman.
Oggi la libreria, gestita dalla figlia di Whitman, Sylvia, nome dato in onore della Beach, è una tappa d’obbligo per intellettuali e turisti che visitano Parigi.
E’ un libro dalla lettura scorrevole che consigliamo a tutti, pieno di aneddoti su celebri scrittori e artisti di quelli anni, ma è anche il racconto di una grande amicizia.
Shakespeare and Company
37, rue de la Bûcherie – 75005 Paris
Metro: Saint – Michel Linea 4