Basterà un fine settimana o una piccola vacanza per scoprire la grandezza di Piero della Francesca, attraverso alcune delle sue opere più significative.
Partiamo da San Sepolcro, dove l’artista nacque nei primi decenni del Quattrocento. Nella Pinacoteca comunale, dove si può ammirare il Polittico della Misericordia in cui una Madonna su fondo oro avvolge col suo manto i fedeli, l’attenzione viene subito calamitata dalla Resurrezione di Cristo. È un Cristo diverso, un soldato, un guerriero, che impone il vessillo con la croce, appoggiando con vigore un piede sul bordo del sepolcro. Lo sguardo dritto davanti a sè. I soldati, che montano la guardia, dormono ignari di tutto. E sono proprio i loro corpi, disposti su due piani, a creare la prospettiva, che viene resa, alle spalle del Cristo, dallo scorcio del paesaggio, dagli alberi brulli che rinverdiscono, dopo la Resurrezione.
(Museo Civico, Via Aggiunti 65, tel.0575732218).
La tappa successiva ci porterà a Monterchi, alla Madonna del parto. Anche qui la figura ha acquisito una corposità quasi scultorea, il disegno è perfetto. Il tema di una Madonna che attende il figlio, così raro nella nostra storia dell’arte, viene sottolineato dal gesto con cui Maria sembra proteggere la sua creatura, appoggiando una mano sull’apertura della veste. Tutto è equilibrato, perfetto, il volto magnifico definito con grazia. Soltanto lo sguardo abbassato della Madonna fa presagire il futuro destino.
(Museo Civico, via della Reglia 1, tel.057570713).
Ultima tappa, la Basilica di San Francesco ad Arezzo. La leggenda della vera Croce racconta appunto del trionfo della Croce che, partendo dalla morte di Adamo, guida l’uomo verso la salvezza. E racconta anche , attraverso un’opera estremamente complessa, l’apice dell’ arte di Piero della Francesca, dei suoi elementi pregnanti. Nelle battaglie, negli incontri, nei sogni, nei ritrovamenti, che sono rappresentati, i colori sono saturi, la prospettiva è pienamente raggiunta attraverso precise leggi matematiche, la luce in grado di creare contrasti sempre più decisi, con le ombre proiettate sul terreno, i personaggi solenni, plastici. Perfino gli scontri fra eserciti opposti sembrano perdere di drammaticità, in un mondo dove tutto è equilibrio e armonia.
(Piazza San Francesco, orari 9:00-19:00/sabato 9:00-18:00/dom. 13:00-18:00).
