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Il pranzo di Natale 2018

Quest’anno il mio pranzo di Natale sarà molto diverso rispetto a tutti quelli  che ho sempre trascorso , perché mio padre è mancato, e mamma ha tanti problemi di salute. Ma bando alla tristezza, cucinerò quello che ero solita fare cercando di trascorrere un momento importante nel modo più sereno possibile.

Ecco il menù che propongo per 6 persone:
Tartine al salmone – Tortellini in brodo – Faraona ripiena di castagne con salsa al melograno – Cipolline in agrodolce – Sformato di cardi

Tartine al salmone

Per le tartine, vi consiglio di scegliere il salmone affumicato  di buona qualità. Anziché usare il pane in cassetta, comunque privato della crosta, preferisco optare per i crakers, quelli piccoli rettangolari, che risultano più leggeri e quindi più adatti per gustare tutte le altre portate che seguiranno. Si possono spalmare col burro o col formaggio Philadelphia. Se volete, decorate le tartine con prezzemolo tritato e scorza di limone grattugiata.

Tortellini

Non avendo voglia di cimentarmi nella preparazione dei tortellini, li ordino ogni anno nello stesso negozio di pasta fresca , che usa ottime materie prime. Quelli buoni costano, quindi spendete un po’ di più perché ne varrà la pena. Al contrario, se volete prepararli voi stesse, poiché esistono varie ricette che se ne contendono la paternità, vi propongo l’antica ricetta bolognese della Dotta Confraternita del Tortellino, che discende dalla ricetta originale dell’Artusi.

Per la sfoglia:

300 gr. di farina, 3 uova.

Formate una fontana con la farina sulla spianatoia e, al centro, rompete le uova. Cominciate a sbatterle con una forchetta, quindi impastate vigorosamente col palmo della mani. Otterrete un impasto compatto ed elastico. Se questo non dovesse avvenire, non aggiungete olio, come spesso viene consigliato, ma semplicemente bagnatevi le mani e continuate ad impastare. Lasciate riposare l’impasto, avvolgendolo nella carta trasparente, per almeno mezz’ora.

Per il ripieno:

300gr. di lombo di maiale, 300 gr. di prosciutto crudo, 300 gr. mortadella, 400 gr. parmigiano reggiano, 3 uova, 1 noce moscata.

Rosolare il lombo di maiale nel burro, che poi triterete finemente insieme al prosciutto e alla mortadella a cui aggiungerete le uova, il parmigiano e la noce moscata. Lasciar riposare l’impasto per circa 12 ore in frigorifero.
Stendere la sfoglia con il matterello fino a che risulti molto sottile, tagliare dei quadretti di circa 3 cm. di lato, al centro metterci una noce del ripieno, piegare la pasta a triangolo e premere lungo gli angoli per farli attaccare. A questo punto viene il difficile: chiudere i tortellini. Mettere il triangolo di pasta sul dito indice con la base del triangolo verso la punta del dito, ripiegate gli angoli esterni intorno al dito , e dopo averli leggermente premuti estraete il tortellino  dal dito, e adagiatelo su un canovaccio infarinato. Se la pasta tende a seccarsi potete inumidirla.

Il brodo lo preparo con 500 gr. di polpa di manzo, 500 gr. di polpa di vitello, ½ gallina, a cui aggiungo gli odori (sedano, carota, cipolla).

Immergo il tutto in una pentola ben capiente con acqua fredda fino a coprire tutti gli ingredienti, aggiungo un pizzico di sale (che potete aggiustare se necessario a fine cottura), porto a bollore e subito dopo abbasso la fiamma. Uso il coperchio lasciando un piccolo spiraglio, e faccio cuocere molto lentamente per circa 3 ore. A fine cottura  filtro il brodo con un colino, mettendo da parte la carne. Poiché lo userò il giorno dopo, ha tutto il tempo per riposare. Al frigorifero preferisco lasciarlo sul balcone, che grazie alla temperatura fredda di dicembre fa si che la parte grassa venga a galla, cosicchè si può facilmente eliminare. Lo filtro nuovamente, lo faccio bollire e  aggiungo i tortellini da cuocere a fuoco medio per 3/4 minuti. Non dimenticate di portare a tavola il parmigiano grattugiato.

Faraona ripiena

Ordinate dal vostro macellaio di fiducia 1 faraona disossata.

Per il ripieno:  500 gr. di castagne, 300 gr. di salsiccia, 200 gr. di pancetta a fette, rosmarino, vino rosso.

Bollire le castagne in abbondante acqua per circa 30 minuti, poi fate la prova stecchino per vedere che siano cotte. Lasciatele intiepidire e poi sgusciatele. Dopo aver tolto il rivestimento alla salsiccia, sminuzzatela e unitela alle castagne a pezzetti, mischiate il tutto, aggiungete il sale e il rosmarino. Fiammeggiate, lavate ed asciugate la faraona, salate il suo interno e riempitela con l’impasto di castagne e salsiccia. Chiudete l’apertura con ago e filo. Arrotolate le fette di pancetta intorno alla faraona, e per tenere il tutto legatela con lo spago. Mettetela in una casseruola, aggiungete il vino rosso, e ponetela  in forno ben caldo a 180 gradi. La cottura dura circa 90 minuti, e ogni tanto bagnatela col suo sughetto.
Mentre la faraona cuoce,  preparate la salsa di melograno.  Sgranate 2 melograni che avrete tagliato a metà, mettete i chicchi nel passaverdure o nella centrifuga e versate il succo in un tegame a cui aggiungerete 30 gr. di zucchero. Fate cuocere per circa 6 minuti, fino a che la salsa risulterà densa.
Togliete la faraona dal forno, eliminate lo spago,  tagliatela a fettine e servitela ben calda con la salsa al melograno. Il successo è assicurato.

Cipolline in agrodolce

Un contorno che adoro e che si accompagna bene con vari tipi di carne e, quindi, anche con la faraona. Oltre ad essere molto gustoso si prepara velocemente.

500 gr. di cipolle borettane (che trovate anche nei supermercati),
3 cucchiai di zucchero,  2 cucchiai di aceto bianco, 20 gr. di burro, 1 cucchiaio di olio evo, 2 cucchiai di brodo vegetale.
Cuocete le cipolle in una padella dove avete sciolto il burro con l’ olio. Quando sono rosolate su entrambi i lati, aggiungete il brodo vegetale e lasciatele cuocere con il coperchio per circa 20 minuti. Poi aggiungete lo zucchero e quando è sciolto sfumate con l’aceto. Fate ritirare il fondo di cottura e se necessario aggiustate di sale.

Sformato di cardi

E’ un piatto che nella mia famiglia non è mai mancato a Natale. Il cardo, detto anche gobbo,  si trova fresco da novembre a febbraio. Ha un sapore che ricorda un po’ il carciofo e il sedano, e la parte commestibile è il gambo. Tende ad annerirsi, quindi una volta pulito togliendo tutti i filamenti  bisogna immergerlo in acqua e limone.
Ingredienti: 1 kg. di cardi, 1 limone, 50 gr. di parmigiano grattugiato, pangrattato, burro.

Per la besciamella

50 g di burro, 3 cucchiai di farina, 0,500 ml di latte intero,parmigiano grattugiato, sale, noce moscata
Dopo aver pulito i gambi (meglio se usate i guanti), tagliateli a tocchetti di 10 cm. circa e sbollentateli in acqua salata per circa 30 minuti, sino a che risultano teneri. Scolateli e ripassateli in padella col burro.

Accendete il forno a 180°.

Preparare la besciamella non molto densa, che cospargerete sui cardi disposti a strati in una  teglia imburrata. Condite con parmigiano e spolverate la superficie col pangrattato, a cui aggiungerete qualche fiocchetto di burro. In forno per almeno 40 minuti, fino a che i cardi risulteranno gratinati.

N:B: Se preferite frullare i cardi,  dopo che gli avete ripassati in padella col burro aggiungete 2 uova agli ingredienti.

A questo punto è il momento di portare in tavola i dolci della tradizione natalizia e di fare un brindisi tutti insieme. Buon Natale!

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Siamo Silvia (giornalista) e Stefania (divisa tra moda e pubbliche relazioni), ognuna con una vita ricca di esperienze,  densa di avvenimenti particolari, di amore, di amicizia, di divertimento ma anche con qualche cicatrice.
Abbiamo deciso di aprire questo  blog per tutte quelle che come noi, conclusa la fase lavorativa, si ritrovano libere con molta voglia di fare, perché la vita che abbiamo di fronte ci può ancora regalare bei momenti. Ci sentiamo forti, piene di iniziative, voglia di conoscere nuove persone e luoghi, e di aprirci a orizzonti diversi.
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